Infiltrazioni
Per infiltrazione si intende la somministrazione di un farmaco tramite una puntura eseguita in un’articolazione o vicino ad essa.
Si distingue dalla più comune iniezione per la sede: l’iniezione viene effettuata in un muscolo – comunemente sulle natiche – o in vena.

I tipi di infiltrazioni
Le infiltrazioni possono essere:
INFILTRAZIONI INTRARTICOLARI
Per infiltrazione intrarticolare si intende la somministrazione di un farmaco o di una sostanza tramite una puntura eseguita in un’articolazione.
Le articolazioni che più frequentemente possono essere sottoposte a infiltrazione sono:
spalla;
gomito;
polso;
articolazioni delle dita (in particolare l’articolazione trapezio-metacarpale della mano);
anca;
ginocchio;
caviglia.
Più recentemente anche l’articolazione temporo-mandibolare è stata oggetto di studi e di risultati clinici in relazione ad infiltrazioni con acido ialuronico.
INFILTRAZIONI PERIARTICOLARI
Per infiltrazione periarticolare si intende la somministrazione di un farmaco o di una sostanza tramite una puntura eseguita in una regione anatomica vicina a un’articolazione.
Le infiltrazioni periarticolari sono, spesso, rivolte alle strutture anatomiche che circondano le articolazioni:
– tendini (e guaine tendinee);
– legamenti;
– borse sierose.
INFILTRAZIONI MUSCOLARI
Vengono così definite le tecniche infiltrative che prevedono la somministrazione di farmaci intramuscolari.
In ambito di fisiatria interventistica si ricorre a tali tecniche per:
utilizzo di fattori di crescita in caso di lesioni muscolari: i fattori di crescita (gel piastrinico o PRP) possono essere adoperati, per via infiltrativa ecoguidata, per accelerare i processi di guarigione di una lesione muscolare.
utilizzo di tossina botulinica in caso di spasticità: la tossina botulinica è una sostanza in grado di disattivare, temporaneamente, i meccanismi di contrazione del muscolo e viene adoperata nei casi in cui l’ipertono muscolare (condizione di “eccessiva” contrazione del muscolo a causa di una patologia neurologica) causa dolore o una limitazione funzionale ai movimenti.
INFILTRAZIONI INTRATENDINEE
INFILTRAZIONI PERITENDINEE
INFILTRAZIONI SOTTOCUTANEE
Si parla di mesoterapia quando ci si riferisce alla somministrazione di un farmaco (o di una sostanza) tramite iniezione intraepidermica o sottocutanea.
I campi di applicazione della mesoterapia sono numerosi e hanno trovato enorme diffusione in ambito estetico.
In ambito di fisiatria interventistica la mesoterapia può essere adoperata nella gestione del dolore muscolo-scheletrico di origine degenerativa, mio tensiva o post-traumatica.
Le sostanze che più comunemente vengono adoperate per la mesoterapia sono:
antinfiammatori (FANS);
anestetici;
dispositivi medici (acidi ialuronici).
INFILTRAZIONI PERINEURALI
L’obiettivo di tali infiltrazioni, dette anche “blocchi nervosi”, è quello di ottenere un’anestesia definita “loco-regionale” utile ai fini riabilitativi o chirurgici.
INFILTRAZIONI PARAVERTEBRALI
Si tratta prevalentemente di tecniche dedicate alla riduzione della sintomatologia dolorosa e spesso prevedono l’utilizzo di cortisonici e/o anestetici.
Vengono classicamente eseguite “a mano libera”, ma possono essere effettuate, per una migliore precisione, sotto monitoraggio ecografico.
Anche le sostanze (farmaci o dispositivi medici) che possono essere utilizzati per le infiltrazioni sono spesso differenti da quelli che possono essere impiegati per via intramuscolare.
Quali sostanze vengono iniettate
Le sostanze che più comunemente vengono adoperate per le infiltrazioni sono:
cortisonici;
anestetici;
acidi ialuronici;
antiinfiammatori (FANS);
collagene suino di tipo I;
fattori di crescita.
Chi può eseguire un’infiltrazione?
Tutti i medici (laureati in Medicina e chirurgia e abilitati all’esercizio della professione) possono praticare un’infiltrazione e non è in alcun modo necessario che il medico sia uno specialista. Di frequente, chi esegue l’infiltrazione è esperto in patologie muscolo-scheletriche e, quindi, gli specialisti in medicina fisica e riabilitazione e gli ortopedici sono gli specialisti che più spesso adoperano queste tecniche. La mia considerazione è che l’infiltrazione deve essere fatta dal medico che sa eseguirla. Non è in alcun modo possibile che l’infiltrazione venga praticata da personale che non sia medico.
Controindicazioni
Le controindicazioni alle infiltrazioni sono comunemente:
Belonefobia:
la fobia dell’ago da parte del paziente;
Alcune patologie:
processi infettivi a carico delle articolazioni o cutanei, ad esempio, sono controindicazione assoluta all’atto infiltrativo;
Controindicazioni legate al farmaco:
ogni farmaco adoperato ha indicazioni e controindicazioni. L’utilizzo dei cortisonici nei pazienti diabetici, ad esempio, è controindicato. Allergie note o presunte ai farmaci sono controindicazioni.
Controindicazione relativa è rappresentata dall’utilizzo di anticoagulanti: una accurata tecnica infiltrativa (meglio se sotto guida ecografica) o, in alcuni casi, la sospensione dell’assunzione dell’anticoagulante (sotto stretta sorveglianza medica) sono richiesti in casi del genere.
L’assunzione di antiaggreganti non rappresenta, di norma, una controindicazione.
L’acido ialuronico e i suoi campi di applicazione
È una sostanza presente in elevate concentrazioni nel liquido sinoviale delle articolazioni e nella cartilagine articolare. Le infiltrazioni sono utili in caso di osteoartosi
Denaro: “Infiltrazioni all’anca: benefici immediati”
Il fisiatra e reumatologo, referente scientifico dell’Ason dice: “Gli effetti positivi dell’acido ialuronico si avvertono già dalla prima iniezione e si mantengono per i sei mesi successivi”
PUBALGIA (SINDROME RETTO-ADDUTTORIA)
È una patologia la cui epidemiologia resta poco chiara, ma diverse evidenze hanno dimostrato come la sindrome retto-adduttoria sia maggiormente comune in Europa, a causa della maggiore popolarità del gioco del calcio
LA PROLOTERAPIA
È una terapia infiltrativa utilizzata per il trattamento del dolore muscolo-scheletrico cronico associato ai traumi distorsivi ed alle tendinopatie
INFILTRAZIONE INTRARTICOLARE DELLA SPALLA “MANU MEDICA” NON ECOGUIDATA
di Salvatore Minnella
Questa procedura viene utilizzata come tecnica diagnostico-terapeutica invasiva locale da più di trent’anni, ma col tempo si è sempre più affinata
INFILTRAZIONE ECOGUIDATA/ECOASSISTITA DELL’ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
di Alessandro Cerino
L’indicazione principale è l’osteoartrosi che costituisce la causa più comune di dolore a carico della regione coxo-femorale nell’adulto, particolarmente fra gli anziani